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Protagonisti in Città, Giuseppe Abbagnale: “Riconosciamo concretamente il valore dello sport”

Protagonisti in Città, Giuseppe Abbagnale: “Riconosciamo concretamente il valore dello sport”

Di In Arte Il 29 Marzo 2023


Protagonisti in Città prosegue il suo ciclo di incontri con un ospite del mondo sportivo: Giuseppe Abbagnale, campione olimpico e Presidente della Federazione Italia Canottaggio, ha partecipato al terzo incontro del format ideato e organizzato dall’Associazione Pala Sì! – Culture ed Eventi e dal suo presidente Sauro Pellerucci, per promuovere uno scambio sulla realtà cittadina ternana di ieri e di oggi.

Una carriera costellata di importanti successi, quella di Giuseppe Abbagnale, che lo ha visto più volte protagonista indiscusso, insieme ad altri componenti della sua famiglia, del mondo del canottaggio a livello nazionale e internazionale con ben due medaglie d’oro alle olimpiadi di Los Angeles (1984) e Seul (1988) e numerosi titoli mondiali.  Ma qual è il segreto di questo successo?

“Credo che il segreto sia il non sentirsi mai arrivati, il mettersi in gioco sempre. Non solo nello sport, ma in ogni ambito della vita – afferma Giuseppe Abbagnale – Parlo soprattutto da atleta: uno sport praticato a livello agonistico comporta una preparazione molto dura, quindi bisogna preservare sempre il divertimento in quello che si fa; diversamente, dopo un po’ verrebbe a noia”.

Un percorso, quello dell’atleta, che si costruisce con dedizione, fatica e sacrificio: “Per eccellere occorre mano a mano saper affinare, correggere, modificare qualche passaggio. Nessuno nasce con doti eccelse, è un percorso che richiede del tempo”, prosegue Abbagnale, che nel suo racconto ricorda gli allenamenti in mare alle 5.00 del mattino prima di andare a scuola: “Per me il canottaggio è stata una via di fuga, svegliarmi così presto era una scelta naturale perché, allenandomi in mare, quello era il momento migliore della giornata in cui l’acqua era più calma. Venendo da una famiglia contadina posso affermare che questo sport per me ha rappresentato uno stravolgimento del percorso che probabilmente era stato tracciato in origine per me”.

Un mito, quello degli Abbagnale, che come ha ricordato il Presidente Pellerucci ha fatto da spot all’intero mondo del canottaggio italiano, che negli anni ha visto un incremento non solo di partecipanti a livello amatoriale ma anche di praticanti donne. “E’ così – commenta Abbagnale – in passato il canottaggio veniva considerato uno sport essenzialmente maschile e il settore femminile era poco ricettivo ad essere incrementato, ma dalla mia elezione a Presidente della Federazione ho potuto invece constatare che c’è stata una crescita importante di atlete sia in termini numerici che di qualità. Abbiamo sfatato il mito che il canottaggio sia uno sport maschile che necessita solo di massa, in realtà è una disciplina aerobica che richiede anche molta resistenza”.

Uno sport che, soprattutto, è sostenibile, pulito ed ecologico: la sede della Federazione Italiana di Canottaggio si trova a Piediluco, una frazione del comune di Terni. Ma qual è oggi il rapporto tra il canottaggio e il territorio ternano?

“Il Centro Nazionale nasce agli inizi degli anni ’80 – racconta Abbagnale – ed era molto partecipato anche a livello internazionale, ma sul finire degli anni ’90 purtroppo ha perso parte del suo splendore. Nel 2012, alla mia elezione, fermamente convinto delle potenzialità di questa area, ho deciso subito di dare nuova linfa al Centro, grazie anche al prezioso contributo ricevuto a livello comunale, regionale e dalla Fondazione Carit. Un lavoro che non è ancora terminato e che stiamo ancora portando avanti; ricordiamo, infatti, che il Centro restituisce non solo a Piediluco, ma a tutto il territorio ternano, un indotto importante, basti pensare alla presenza di squadre internazionali che si allenano qua e che di conseguenza incidono positivamente sul settore turistico-ricettivo”.

Il binomio Terni – Canottaggio si conferma dunque vincente e con buone prospettive per il futuro, poiché conclude Abbagnale: “Bisogna riconoscere concretamente il valore dello sport: la vera vittoria si costruisce negli allenamenti”.

 


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