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Al PalaSì un omaggio a Gianfranco Ciaurro

Al PalaSì un omaggio a Gianfranco Ciaurro

Di In Eventi e iniziative Il 21 Luglio 2020


Grande partecipazione ideale per l’incontro di questa mattina al Salone Bazzani del PalaSì!: la presentazione della nuova edizione dell’ElencoSì! di Terni vede protagonista l’amata e indiscussa figura di Gianfranco Ciaurro. Alla memoria dell’amato sindaco l’associazione PalaSì! ha consegnato un omaggio alla figlia Paola Ciaurro, in un momento di grande emozione e partecipazione.

Al tavolo di confronto oltre al Presidente di PagineSì! Spa Sauro Pellerucci anche Paola Ciaurro, imprenditrice, Paolo Raffelli e Leopoldo Di Girolamo già sindaci della città di Terni e Leonardo Latini, attuale sindaco in carica.

“È un giorno bello – ha esordito Pellerucci introducendo il dibattito – perché ricordiamo un uomo che si è speso per la città di Terni, è un bel giorno perché siamo qui non per marcare le differenze, sottolineare i distinguo, ma per riconoscere le affinità e magari appartenerci tutti un po’ di più nella ricerca del nostro meglio. Quest’anno cade il ventennale della scomparsa del professor Gianfranco Ciaurro personaggio cardine per la città di Terni, Uomo che ha determinato un Prima e un Dopo, aprendo un solco rivelatosi poi fecondo. Con il nostro Elenco Sì! del 2020 abbiamo voluto portare nelle case dei ternani l’immagine dell’uomo che forse più di ogni altro ha rappresentato il concetto di “cambiamento” nell’immaginario collettivo della città di Terni. È ormai storia, quindi, senza cadere in considerazioni di parte, possiamo affermare che il Professor Ciaurro, l’Uomo Gianfranco, ha saputo imprimere il proprio segno sulla storia di Terni”

Sauro Pellerucci, che ha fortemente voluto la copertina celebrativa, ha inaugurato il sentito e sincero dibattito che è seguito in primis con la testimonianza di Paola Ciaurro, figlia del Professore.

“Fin troppo spesso nella nostra epoca, dimentichiamo l’importanza delle date, delle celebrazioni. Ed invece queste hanno un’importante funzione anche formativa nei confronti dei nostri ragazzi. È per questo motivo che ricordo alcune date di particolare interesse storico e di indiscussa rilevanza per la vicenda politica di mio padre. Il 20 giugno del 1993: Ciaurro si presenta come sindaco e sfida Franco Giustinelli. È stato il primo sindaco eletto direttamente dal popolo, erano anni destabilizzanti, di attentati. È alla generazione di sindaci inaugurata da mio padre che si deve la tenuta democratica di cui ancora il nostro tessuto politico giova. La seconda data è l’11 maggio del 1997, di nuovo in corsa si arriva al ballottaggio contro Gianpaolo Palazzesi. Ciaurro rimane in carica fino al fatidico 7 febbraio 1999, quando per dissidi interni si arrivò alla decisione dello scioglimento della giunta. Ringrazio molto PagineSì! e la sua iniziativa legata alla memoria di mio padre, un’occasione molto gradita per celebrare certe date e il ricordo di un uomo, in primis”.

A prendere la parola, poi, è Paolo Raffelli che è succeduto in ordine temporale a Ciaurro nell’amministrazione della città: “Inutile non dire che si tratta di un’iniziativa in grado di qualificare la città e di rimarcare una volta di più il ruolo culturale di PagineSì! Sono 20 anni che il Professore ci ha lasciato e ricordo ancora il momento della celebrazione in onore della sua memoria, ricordo la grande e partecipata commozione. Ciaurro è stato una figura straordinaria in termini di competenza accademica e nella sua capacità di essere compiutamente ternano. Ciaurro non parlava di Umbria cuore verde d’Italia, ma di Umbria cuore d’Italia. Per uscire dalla mera illusione geografica, l’Umbria ha necessità di sentirsi inclusa in una macroarea che concerne l’alto Lazio, Roma Capitale, parte della Toscana, parte delle Marche. Spero e credo che questa occasione in memoria di Gianfranco Ciaurro sia spunto per un dialogo costruttivo e per riaccendere un confronto, finalmente scevro dalle falle che hanno caratterizzato i vecchi monoliti politici”.

“Grazie a PagineSì!, per aver promosso questo confronto in un periodo in cui abbiamo bisogno di vicinanza culturale, di scambio. – ha poi proseguito Leopoldo Di Girolamo – Prendo spunto dalla forma cartacea dell’elenco telefonico, la carta stampata provoca riflessione: in un libro, in un elenco, si cerca. Credo che Ciaurro sia stato la persona giusta in un momento difficile. Il paese intero era in un periodo di transizione ed i periodi di transizione sono soliti portare a due possibilità: la svolta autoritaria o la svolta democratica. Il grande merito di Ciaurro è quello di aver coltivato lo spirito democratico del momento e di averlo fatto permeare indelebilmente nelle istituzioni del suo tempo. È anche per questo motivo che nel cuore dei ternani il sindaco di questi tempi rimane sempre lui, il Professore”.

“L’eredità di Ciaurro – ha infine sottolineato Leonardo Latini – è l’aver delineato una figura del sindaco al servizio della comunità. Per questo motivo mi associo ai ringraziamenti per questa importante e fondamentale iniziativa. In un momento in cui destra e sinistra hanno perso i connotati ideologici, siamo effettivamente in un’epoca caratterizzata da un post- idealismo, è importante trovare strumenti di confronto funzionali ed unitari. Ricordare Ciaurro per ritrovare un’idea di città, per ripensare il tessuto cittadino. Facciamo di Terni una cerniera orientata dal bene comune, tiriamo di nuovo le fila di una cultura identitaria ed innovativa. Spero che lo sfumare delle categorie di fuoco amico e fuoco nemico, questa tensione alla conflittualità, si vada stemperando in un condiviso e perseguito concetto di bene comune”.

Conclude l’occasione Sauro Pellerucci con una riflessione rilevante: può la politica attingere da altre fonti, che siano esse culturali o imprenditoriali per fare un esempio, per perseguire il ripensamento di una città in cerca di riscatto dalle maglie ormai strette di categorie passate?


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